Eccidio d'Iglesias

"Eccidio d'Iglesias"

Sono trascorsi 95 anni da quando 7 minatori furono trucidati a Iglesias dalle guardie regie durante una manifestazione di protesta. Dal 2007 l’istituto comprensivo E.D’Arborea, con un progetto curato dal docente Gianni Persico, rievoca quei drammatici eventi storici in uno scenario quasi surreale ed estremamente emozionante, dove i protagonisti vengono magistralmente interpretati da alcune centinaia di attori in erba, perfettamente calati nella parte e vestiti con poveri abiti che richiamano quelli del tempo, simbolo di una classe sociale sempre in emergenza. Sono loro i protagonisti, gli studenti delle scuole medie di Iglesias a cui, in questi ultimi anni, si sono aggiunti quelli di Gonnesa, Fluminimaggiore e Buggerru.

Era l’8 maggio 1920, sabato. I minatori di Campo Pisano, Monteponi e S.Giovanni Miniera protestavano da tempo per avere condizioni salariali e di vita migliori. Quel giorno i lavoratori protestarono, in massa, davanti al palazzo della Sottoprefettura rivendicando una maggiore quantità di viveri, protestavano cioè per avere una maggiore razione di pane. Il lunedì successivo il direttore della miniera di Monteponi, l’ing. Andrea Binetti, comunicò ai minatori che la mezza giornata del sabato non lavorata non sarebbe stata retribuita. Gli operai, dopo ripetuti appelli al ripensamento rivolti alla direzione, caduti nel vuoto, decisero di proclamare un’altra giornata di sciopero. Era l’11 maggio 1920, martedì. Circa 2 mila minatori si ritrovarono nella miniera di Monteponi . Dopo aver cercato, invano, ancora una volta il dialogo, il direttore fu costretto dagli operai a unirsi a loro per andare a conferire col sindaco Angelo Corsi. Un enorme serpentone di uomini inferociti si formò in quei due chilometri che separano Monteponi dalla città di Iglesias. Nel frattempo il Sottoprefetto organizzò le proprie milizie in previsione di tumulti e sommosse, come certificato da documenti storici custoditi nell’archivio storico di Iglesias e Cagliari. Al loro arrivo in prossimità del palazzo comunale, nella via Satta, adiacente la piazza Municipio, i minatori trovarono i soldati della guardia regia a sbarrare loro la strada. Tutto accadde in pochi minuti. I minatori cercarono prima il dialogo col sindaco andato loro incontro poi gli eventi precipitarono. Il sindaco e l’ing. Binetti si misero in salvo mentre i soldati iniziarono a sparare contro gli operai. Fu strage. Cinque uomini morirono subito. Altri due morirono dopo alcuni giorni in seguito alle ferite riportate. Molti altri furono feriti.


Fonte: Carlo Martinelli - www.sardiniapost.it

link: http://www.sardiniapost.it/cronaca/eccidio-di-iglesias-lemozionante-rievocazione-coi-bambini-senza-storia-non-ce-futuro/

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