PRINCIPI IDENTITARI

  • Il Matriarcato


    É il nostro primo principio, ed è l'origine del nostro essere: dalla nascita alla protezione solida e duratura della nostra vita, passando per una forte componente educazionale che affonda le proprie radici nella cultura e nella tradizione sarda, sviluppatesi in secoli di storia e ben prima della infelice parentesi italiana, purtroppo ancora aperta, come fosse una ferita purulenta per la nostra Sardegna.

    Oggi ancora vediamo nel matriarcato, un ideale di vita sano ed equilibrato volto ad una migliore crescita delle nostre future risorse umane che vivranno: l'Isola, la "Confederatio Helvetica" e il Mondo.

    Sarà nostro impegno riaccentrare questo genere di dinamica all'interno della società tutta, con l'obbiettivo di smantellare quel poco di patriarcato cieco che si è tentato di insuflare dal dopo guerra ad oggi nella realtà sarda.

 

 

 

  • L'Ambientalismo

    É l'ideale che da sempre vegeta nella parte più recondita del carattere di un sardo e che più muove i sentimenti all'interno della propria vita.
    Noi sardi e i nostri cugini corsi abbiamo vissuto da sempre un rapporto di forte scambio e tutela con la natura, perche interpretata come una vera e propria madre alla quale portare rispetto e garantire la difesa del territorio fino alla morte.

    In una Sardegna che risulta quanto mai mutilata e stuprata dalle volontà straniere (Italia su tutti), la sfera naturalista è il primo degli interessi che noi di "S.D.S.H." vogliamo riportare all'attenzione della società civile, partendo dal recupero delle zone più disastrate fino al controllo delle aree più incontaminate.

    La natura è la nostra vita, non mortifichiamoci col silenzio, simbolo di morti annunciate.

 

 

 

 

  • La Fisiocrazia Avanzata

    "S.D.S.H." ha annoverato il pensiero fisiocratico tra i propri ideali di partenza.Tale principio sta alla base di ogni sistema di sussistenza che rigetti l'affidamento delle discipline di produzione al settore secondario (industria), favorendo così le opportunità di crescita del settore primario (agricoltura e allevamento).
    Inoltre, attraverso la metabolizzazione di un sistema fisiocratico, una popolazione potrà godere il lusso di invertire la tendenza che ad oggi vede i lavoratori del settore primario, subire una sproporzione tra sforzi compiuti e corrispettivi ottenuti; il tutto a favore dell'allora denominata " classe proprietaria oziosa" (F.Quesnay, 1758), che ancora ai nostri tempi sussiste e non lascia spazio prima e scampo poi, ai piccoli imprenditori che cercano il raggiungimento dei propri obbiettivi all'interno dell'arena competitiva che è il mercato.

 

  • Il Riformismo Radicale

    Può essere interpetato come il nostro registro politico in particolare nell'approccio all'agenda sociale.
    Non sentiamo l'esigenza di schierarci politicamente e tanto meno vogliamo occupare alcun scranno per ottenere un' appartenenza  politica di facciata.
    Lavoriamo nell'intento di definire i problemi esistenti e vagliamo soluzioni realizzabili nel breve e nel lungo periodo, al fine di risolvere o ancor meglio prevenire spiacevoli dinamiche.

    I nostri piani di riforma, sono per lo più creati sulla base della concatenazione dei settori e dei differenti comparti sociali, articolati tra pubblico e privato.

    Aperti alle riforme per natura, ci impegnamo inoltre in progetti sperimentali, in particolare nel campo agrario e botanico, senza tralasciare la sfera politica ed economico-finanziaria.
    Predisponiamo ogni genere di iniziativa valutando attentamente la fattibilità del progetto nei suoi obbiettivi, discutendo con tecnici privati di settore, circa gli accorgimenti o le innovazioni implementabili nei vari comparti produttivi e non, rispettando cultura e tradizioni fondanti delle autonomie.

 

 

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