L'idea SDSH è una volontà sostenuta da sardi di nascita ispirati al progetto 'Canton Marittimo' facente capo a www.cantonmarittimo.org di Enrico Napoleone e Andrea Caruso.
Come simbolo di rispetto, conferma e volontà di conciliazione con i precursori di questo ideale, malgrado persistano dubbi riguardo alcune modalità di sviluppo che i pionieri vorrebbero adottare, SDSH ha voluto mantenere 'Canton Marittimo' come nome principale del progetto.
- Perchè NO ALL'INDIPENDENTISMO col fine di una Sardegna slegata da accordi sociali,politici ed economico-amministrativi?
- Risposta
SDSH attualmente si riserva dal favorire ogni genere di soluzione indipendentista, perchè valutata come "OBBIETTIVO IRREALIZZABILE" per terra e popolo sardo. Un progetto indipendentista deve poter garantire nel breve futuro, un sistema di sussistenza sul piano economico, politico, sociale e finanziario alla popolazione ( Es: Banca Nazionale e zecca di Stato per emissione di moneta propria equiparata alle riserve auree; piani energetici a copertura garantita; infrastrutture e telecomunicazioni, ect..). Tali dinamiche concretizzerebbero una tutela per il popolo e il territorio sardo, che riparerebbero da attività speculative di varia natura, generalmente figlie di interessi prettamente economici o di ripercussioni da parte di terzi al termine di un eventuale contenzioso (vedi Italia; UE; NATO..). Attualmente l'unica entità statale capace di garantire dei prospetti di tutela sviluppabili su un tessuto amministrativo sicuro e basato su reali principi di autonomia, risulta essere la SVIZZERA. L'assimilazione di un nuovo modello come quello elvetico permetterebbe un più facile smantellamento di retaggi e del sistema politico e burocratico italiano sedimentati negli ultimi 154 anni in Sardegna. La necessità di un periodo di adattamento per entrambe le popolazioni, dovrebbe essere caratterizzata da uno stretto rapporto di collaborazione e interscambio: a partire dalla sfera delle competenze tecniche per arrivare ai beni materiali, passando per il più sentito e il meno povero filo culturale.
- Perchè "S.D.S.H." è il nome ricaduto sul progetto?Cosa si vuole intendere con le modifiche apportate alla bandiera?
- Risposta
SDSH è acronimo di SeparatismuDiplomaticuSarduHelveticu e definisce rispettivamente nelle quattro parole: la nostra volontà; il nostro registro; la nostra identità e il nostro obbiettivo.Nelle modifiche alla bandiera si può notare a primo impatto l'inversione dei colori tra sfondo e croce, quest'ultima è stata rimpicciolita in maniera tale che i quattro bordi bianchi non vadano a lambire il perimetro del drappo nel pieno rispetto della croce elvetica. I quattro mori tornano a essere bendati, rivolti a sinistra e contenuti nell'angolo retto formato dalla porzione della croce. Nella sua interezza la bandiera risulta di foggia quadrata; si abbandona pertanto il vessillo rettangolare adottato ancora oggi, preferendo le antiche forme dei drappi sardi che meglio si sposano con lo stile delle araldiche svizzere.
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S.D.S.H. intravede già in anticipo una moltitudine di vantaggi concatenati fra loro e quanto mai potenziabili in seguito ad un reale accordo fra isola e Confederatio Helvetica.
" S.D.S.H. " è un organizzazione social-politica rigorosamente "EXTRAPARLAMENTARE".
Il nostro progetto è totalmente "NO-PROFIT" e si pone l'obbiettivo di sensibilizzare in maniera concreta il tema dell'annessione della Sardegna alla "Confederatio Helvetica".Disconoscendo lo Stato italiano su territorio sardo, il nostro progetto non è registrato presso nessun ente autorizzato locale (tanto meno centrale).S.D.S.H. si sostiene con energie, tempo e risorse proprie.Ogni genere di donazione di denaro attraverso sistemi di pagamento informatici (bonifico bancario, PP, CryptoCurrencies) è categoricamente rifiutata a priori.
Le nostre iniziative vengono generalmente sviluppate sulla base della ' disobbedienza civile con riserva '. La riserva si concentra sulla dinamica dell'autodenuncia che verrà comunicata esclusivamente in Confederatio Helvetica.
Le delusioni accumulatesi nel tempo, tra progetti nebulosi come " l'Unione Europea " di volontà americana o "l'Unità d'Italia" ancor prima, su decisione anglosassone, hanno visto la Sardegna assumere le conformazioni più disparate: da mera colonia penale a paradiso semi-artificiale per lobbisti e vacanzieri più o meno abituali, passando per la più inquinante e ripugnante fra tutte le realtà: la servitù militare.S.D.S.H. vuole sottolineare come nel tempo la Sardegna sia stata vittima di raggiri, violenze ed estorsioni da parte di entità riconosciute quali: Italia; UE; NATO.Il tutto suggellato da un'autonomia fatua sul profilo teorico e mai concessa in termini pratici.Le delusioni legate alla Sardegna sono per lo più di natura sociale e politica, imputabili al piglio italiano che alcune generazioni hanno adottato per muoversi dal periodo postbellico ad oggi, in particolare nei centri urbani maggiori con casi sempre meno sporadici anche nei paesi dell'interno, vedi il caso "SINDACOPOLI".
- Ipotizzando un accordo tra Svizzera e Sardegna,se l'Italia si dimostrasse recalcitrante, come si agirebbe?
- Risposta
"Un piano C? Sempre possibile..."
Premettendo che la Svizzera ha espresso di recente pareri positivi ed entusiasti all'idea di una Sardegna in Confederatio Helvetica; tuttavia una Repubblica Italiana che si mette di traverso sfruttando l'ART.5 della Costituzione potrebbe quantomeno rallentare vari iter burocratici.S.D.S.H. non si pone limiti di tempo per il raggiungimento dello scopo prestabilito e piuttosto che accettare accordi rischiosi da controparti ben poco affidabili (es: referendum sibillini a rischio broglio), si proseguirebbe con un piano di "sterilizzazione" dei retaggi Italiani in Sardegna.
Gli svizzeri sono un popolo che ha lottato per la propria indipendenza e tenendo conto della moltitudine di similitudini che ci accomunano, manca solo dimostrare loro quanto noi sardi siamo determinati a questo vero cambiamento.